Zen & Spes in una piccola esperienza di Pet Therapy
Pubblicato il 28 Novembre 2014Il 26 novembre Zen & Spes con Serena, Roberta e Sylvie, sono stati i protagonisti di un'esperienza davvero importante: hanno interagito per un pomeriggio con i piccoli ospiti di un Istituto che promuove e svolge attività di accoglienza e riabilitazione di ragazzi con disabilità plurime.
Diventano sempre più numerose al giorno d'oggi, le esperienze di attività/terapie con l'ausilio di animali, confermando ogni volta di più, quali meravigliosi e sorprendenti risultati può dare l'interazione uomo-animale, anche in situazioni di disagio e limite psico-fisico.
______________________________________________________________________ Nel IX secolo a Gheel, in Belgio, degli animali vennero introdotti per curare dei disabili, tentando così un primo approccio terapeutico. Tuttavia il primo studio realmente accertato circa l'utilizzazione scientifica degli animali a scopo terapeutico a lungo termine, risale al 1792 in Inghilterra presso il York Retreat Hospital, con lo psicologo infantile William Tuke e i propri pazienti (malati mentali).
Fonte ______________________________________________________________________ Alcuni bambini ciechi hanno semplicemente accarezzato Zen e Spes. Altri hanno interagito di più, tenendoli al guinzaglio oppure tirandogli delle palline e dando loro le ricompense. Alcuni all'inizio avevano paura, poi hanno preso confidenza e hanno chiesto di avvicinarsi a loro.
Zen e Spes dal canto loro hanno reagito con entusiasmo e disponibilità, senza eccedere nell'esuberanza ma regolandosi molto saggiamente nelle diverse situazioni più o meno gravi.
Nei bambini praticamente immobili, si è notato da parte dei cani un profondo rispetto, cioè non hanno osato avvicinarsi troppo, neanche sotto incoraggiamento. Si sono avvicinati un pochino, il giusto solo per farsi accarezzare!
Nella galleria alcune foto di questa arricchente esperienza.
Diventano sempre più numerose al giorno d'oggi, le esperienze di attività/terapie con l'ausilio di animali, confermando ogni volta di più, quali meravigliosi e sorprendenti risultati può dare l'interazione uomo-animale, anche in situazioni di disagio e limite psico-fisico.
______________________________________________________________________ Nel IX secolo a Gheel, in Belgio, degli animali vennero introdotti per curare dei disabili, tentando così un primo approccio terapeutico. Tuttavia il primo studio realmente accertato circa l'utilizzazione scientifica degli animali a scopo terapeutico a lungo termine, risale al 1792 in Inghilterra presso il York Retreat Hospital, con lo psicologo infantile William Tuke e i propri pazienti (malati mentali).
Fonte ______________________________________________________________________ Alcuni bambini ciechi hanno semplicemente accarezzato Zen e Spes. Altri hanno interagito di più, tenendoli al guinzaglio oppure tirandogli delle palline e dando loro le ricompense. Alcuni all'inizio avevano paura, poi hanno preso confidenza e hanno chiesto di avvicinarsi a loro.
Zen e Spes dal canto loro hanno reagito con entusiasmo e disponibilità, senza eccedere nell'esuberanza ma regolandosi molto saggiamente nelle diverse situazioni più o meno gravi.
Nei bambini praticamente immobili, si è notato da parte dei cani un profondo rispetto, cioè non hanno osato avvicinarsi troppo, neanche sotto incoraggiamento. Si sono avvicinati un pochino, il giusto solo per farsi accarezzare!
Nella galleria alcune foto di questa arricchente esperienza.
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