Labrador Retriever: un cane socialmente utile
Una razza decisamente versatile, come già avevo illustrato nell'articolo Le diverse utilizzazioni del labrador retriever.
Nelle forze dell'ordine, negli ospedali, nelle unità di soccorso o semplicemente in famiglia ... spesso il cane eroe è un labrador retriever!
Questa raccolta vuole essere un ulteriore e aggiornato tributo a questa razza meravigliosa!
ANNO 2007
I LABRADOR SNIFFA CD
2007. Lucky e Flo, sono due labrador reclutati dalla MPAA (Associazione dell’Industria cinematografica statunitense) per individuare supporti ottici ed utilizzati in Malaysia per scovare partite pirata. Sono stati anche minacciati dalle organizzazioni malavitose locali. Una notizia che risale al 2007, riporta di un loro operato tra le bancarelle di un mercato di Manila, capitale delle Filippine, dove hanno scovato in un'ora 300 mila supporti ottici illegali.
Il loro addestramento li ha resi capaci di percepire la presenza dei polimeri con cui sono confezionati i dischi ottici.
Il loro addestratore, Michael Buchan, vicedirettore dell’intelligence della Mpaa, all’inizio non credeva in questo nuovo metodo e per primo è rimasto sorpreso dal risultato: «Ovviamente - spiega - gli animali non riescono a distinguere dischi originali da dischi falsi, ma laddove c’è il sospetto di contraffazione danno una grossa mano per scovare enormi quantità di materiale nascosto». La Mpaa ha patrocinato una tournée dei due cani in Usa e in Europa per sensibilizzare il mondo al problema della contraffazione di opere intellettuali.
Lucky e Flo sono andati in pensione e sono stati sostituiti da Paddy e Manny altri due labrador provenienti dall'Irlanda.
2007. Intento a cercare i sopravvissuti assieme ai pompieri fra le macerie di Ground Zero, dopo l’11 settembre 2001, con le squadre di emergenza della Guardia Costiera fra le case allagate di New Orleans, dopo l’uragano Katrina nell’agosto 2005, infaticabile nello scavare fra i detriti di valanghe nello Utah come nel nuotare fra i flutti del Mississippi straripato. Da oltre sei anni, ogni volta che c’è stato qualcuno da soccorrere, trovare, salvare, gli americani hanno sperato nelle gesta di Jake, il labrador nero dagli occhi vivaci. Si è spento il 26 luglio 2007 a 12 anni di età in una valle dello Utah, ucciso da un tumore probabilmente frutto dei gas velenosi respirati fra i detriti delle Torri Gemelle.
L’11 settembre 2001 Jake aveva da poco compiuto sei anni, era arrivato a New York assieme a Mary Flood, la sua padrona che faceva parte della squadra di intervento «Utah Task Force 1» e Jake era già un cane con alle spalle cinque anni di addestramento in operazioni di salvataggio e soccorso.
Affronta la montagna di tonnellate di metallo contorto come se si trattasse di un’esercitazione, lavora senza risparmiarsi, diventa la mascotte dei soccorritori, dei quali si guadagna non solo stima ma anche affetto, testimoniato dalla bistecca che gli lasciano sotto il tavolo della mensa a fine giornata.
Forza e carattere gli sono valse l’entrata nel ristretto club federale dei «Rescue Dogs»: duecento cani di proprietà del governo degli Stati Uniti, in allerta 24 ore su 24 per essere inviati in operazioni di emergenza.
E’ lui dunque fra i primi a partire quando l’uragano Katrina travolge New Orleans. A fianco dell’inseparabile Mary Flood si unisce alla Guardia Costiera, perlustra case e canali della città devastata, ispeziona ammassi di legno galleggiante. Chi si salva racconta il sollievo nell’averlo visto, primo segno di vita dopo la distruzione.
Negli ultimi anni, da quando si affaccia il tumore, viene impiegato per addestrare altri possibli «Rescue Dogs», come anche per sedute di terapia con anziani in case di riposo e giovani vittime di gravi incidenti. «Ogni volta che veniva messo di fronte a una sfida riusciva a sorprenderci», ricorda Mary Flood, che lo ha sepolto in una piccola valle di Oakley, nello Utah, a cinque anni di distanza da quando gli fu per la prima volta diagnosticato il tumore durante una visita di controllo all’Università di Pennsylvania.
Tanto i veterinari della Pennsylvania che i soccoritori dello Utah ritengono che ad aver ucciso Jake siano stati i fumi velosi delle rovine del World Trade Center.
ANNO 2008
CESSATO L'ALLARME BOMBA DOPO LA PERLUSTRAZIONE DI UN LABRADOR
2008. Termoli. Tre telefonate annunciano ai vari corpi delle forze dell'ordine una bomba all'interno della sezione del Tribunale di Larino, distaccata a Termoli. L'allarme è scattato intorno alle 10,30. Tribunale evacuato e avvocati in strada in attesa di saperne di più. Via Alcide De Gasperi paralizzata con l'arrivo di Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco.
L'allarme è cessato intorno alle 15,35 quando anche "Nutella", un simpatico labrador del gruppo cinofili della polizia giunto da Roma ha ultimato il giro di perlustrazione all'interno del tribunale di via De Gasperi.
Dunque nessuna bomba all'interno del tribunale ma solamente uno scherzo di cattivo gusto che ha fatto sfollare l'edificio. Oppure un tentativo di rinviare chissà quale causa che si doveva tenere in mattinata.
IL LABRADOR CHE SALVO' LA DONNA DAL FIUME
2008. In tutto il Galles, si narrano le gesta di Penny, il labrador che salvò la donna dal fiume. Il cane, un bellissimo esemplare di 10 anni, passeggiava tranquillo con la proprietaria lungo la riva del fiume Elwy.
La donna, Brenda Owen, è un agente di custodia la quale spesso portava il suo animale lungo il fiume per una boccata d’aria.
Quel giorno si era imbattuta in una sedia a rotelle completamente abbandonata, e preoccupata aveva chiesto a un passante. Ma anche l’uomo non possedeva nessuna informazione a riguardo, e per questo motivo entrambi si erano allarmati.
Poco dopo i due si erano imbattuti nel corpo galleggiante di una donna, che non pareva rispondere ai loro richiami. Brenda, angosciata, aveva ordinato al cane Penny di buttarsi in acqua, con un semplice comando: "Prendila, prendila".
La cagnolina non aveva esitato, si era gettata e aveva recuperato la donna. I due si erano subito prodigati per rianimarla, e successivamente avevano chiamato una squadra emergenza. La donna era scomparsa da una casa nel vicinato, ma l’intervento tempestivo ne aveva favorito la ripresa presso la struttura medica dello Ysbyty Glan Clwyd a Bodelwyddan.
Un lieto fine per una vicenda che avrebbe potuto concludersi drasticamente, se Brenda non fosse passata quel giorno lungo il fiume.
ANNO 2009
MUSTAFAT IL PRIMO LABRADOR ANTIDROGA IN ITALIA
2009. Bologna. Mustafat è un Labrador nero di quasi 9
anni. Dal 2004 è in servizio nelle Unità cinofile di
Bologna e finora è stato impiegato in 550 occasioni mostrando il suo ottimo fiuto.
È arrivato al Nucleo cinofili di Bologna dopo un breve periodo di addestramento a Firenze.
È stato il primo Labrador «arruolato» dall’Arma che sino ad allora aveva utilizzato esclusivamente il Pastore Tedesco.
Per premiare la sua abnegazione il comandante della Legione Emilia-Romagna, il generale di Brigata Vittorio Tomasone, lo ha premiato consegnadogli un foulard con i colori istituzionali dell’Arma che ha indossato a mò di collare.
Durante l’ultimo servizio al Lido degli Scacchi, nel Ferrarese, nella notte tra il 5 e 6 agosto scorso in occasione dell’Afro raduno 2011 ha consentito l’arresto di 3 persone e la denuncia di altre 19, tutte per reati in materia di stupefacenti.
Mustafat è riuscito a fiutare l’hashish nascosto all’interno di un profilattico posto all’interno di un barattolo di crema per le mani che era tenuto in un camper.
Inoltre, sempre durante lo stesso servizio, ha fiutato dello stupefacente nascosto all’interno di pile appositamente modificate e utilizzate per l’amplificazione di un subwoofer di un’autoradio, installato a bordo di un’auto con targa austriaca.
In totale ha consentito il recupero, in un solo servizio continuativo della durata di tre ore, di 25 grammi di eroina, 5,1 grammi di cocaina, 69,3 grammi di hashish, 56,5 grammi di marijuana, 5 pasticche di ecstasy, 1 francobollo di Lsd, di un coltello e di un machete.
NALA TRA LE MACERIE
2009. Nala, giovane femmina di Labrador Retriver, non ha occhi che per il suo «amore» Giovanni Maceli, commissario della Polizia Provinciale, suo proprietario e conduttore. Basta un gesto di lui e lei sa cosa fare.
Giovanni, Piergiorgio e Nala sono arrivati a San Gregorio, un paesino vicino all’Aquila. Il labrador si è messo subito al lavoro: pettorina d’ordinanza («sa che quando la indossa comincia l’operazione di ricerca di persone scomparse», spiega Giovanni), Nala comincia a percorrere cerchi sempre più stretti intorno a una zona indicata da Giovanni, un «girotondo» che serve per limitare un’'area. Ma questa volta, il «gioco» è stato triste.
Nala, abituata ad abbaiare felice al momento del ritrovamento di qualcuno, si guardava intorno stranita. «Purtroppo abbiamo trovato tre cadaveri - racconta il commissario Maceli - due coniugi abbastanza giovani e una suora. Lui era un poliziotto che, abbiamo saputo in seguito, aveva finito il turno di lavoro all’'una di notte.
Nala, come gli altri cani che hanno lavorato ai soccorsi, ha trovato tanti corpi senza vita e anche per gli animali, come fosse un fallimento, è stata dura. «Sembrava perplessa - dice Giovanni -, se dovessi umanizzare il suo atteggiamento lo definirei così: quando Nala, durante l'’addestramento,trova l’'istruttore che si è nascosto abbaia felice, lo spinge con il muso e lo prende a zampate come per farlo risvegliare. Qui purtroppo... bé... lo sapete».
Senza paura si è infilata negli scavi sotto i cumuli di macerie in Abruzzo, a San Gregorio e all’'Aquila. D’altra parte lei non è una volontaria qualsiasi: incorniciati in casa ha due brevetti uno per ricerca su superficie e su macerie, e l’'altro per ricerca di vittime di valanghe. Per conseguirlo, ha frequentato una scuola in Alto Adige. E poi c'’è Giovanni sempre con lei.
ANDREA E LUNA: PREMIATI A CAMOGLI I LABRADOR EROI DEL SISMA DELL'ABRUZZO
2009. Camogli. Andrea e Luna sono stati tra i dodici protagonisti del 48esimo Premio internazionale Fedeltà organizzato a San Rocco di Camogli, in rappresentanza di tutte e 48 le unità cinofile che hanno operato in Abruzzo sui luoghi del sisma.
Andrea, labrador di due anni e mezzo, è in forze alle unità cinofile dei vigili del fuoco di Piacenza. Condotto da Bruno Tagliaferri scavò giorni e giorni tra le macerie dell’Abruzzo ferito dal sisma.
Luna, 6 anni, labrador condotto da Cristina Clini, dopo appena due ore dall’arrivo all’Aquila, nel centro storico, ha segnalato la presenza di una persona sotto le macerie: una ragazza poi estratta viva grazie all’abilità di Luna.
Anche Andrea è arrivato dopo per confermare il ritrovamento. Poco dopo da Andrea è stato individuato anche un ragazzo, confermato da Luna.
ANNO 2010
LABRADOR FIUTA COCAINA AL RISTORANTE. SEQUESTRATO IL LOCALE
2010. Bergamo. La base dello spaccio, secondo gli investigatori, era l’albergo-ristorante-bar ‘‘La Quaglia”, di Palazzolo sull’Oglio, in via Bergamo, intestato a un 59enne di Oppido Mamertina (Reggio Calabria), con precedenti in materia di droga.
E la conferma è arrivata durante il blitz compiuto dai militari del comando di Bergamo domenica all’alba. Nella cantina dell’albergo, un locale in disuso, i carabinieri hanno scovato due sacchetti che contenevano complessivamente 300 grammi di cocaina di buona fattura, al punto che un grammo veniva venduto anche a 170 euro. Determinante è stato l’impiego di Black, un bel cane di razza labrador dell’Unità cinofila di Orio al Serio: grazie al suo fiuto le forze dell’ordine hanno trovato la droga nascosta in un condotto di aerazione. Un ripostiglio lontano da occhi indiscreti che il titolare dell’albergo riteneva più che sicuro. Almeno fino all’arrivo di Black.
Tra i suoi clienti c’erano anche imprenditori e professionisti bergamaschi che andavano da lui per rifornirsi di cocaina. Oltre alla cocaina gli investigatori hanno sequestrato anche 90mila euro in contanti.
IL LABRADOR SOLDATO "METAL DETECTOR A 4 ZAMPE"
2010. Treo è un cane soldato della British Army. Un vero e proprio cane eroe che ha salvato la vita a centinaia di militari.
Il 25 febbraio 2010 Treo ha ricevuto la massima onorificenza dell'esercito per gli animali militari,
la “Dickin Medal”, assegnatagli all'Imperial War Museum e consegnatagli da Sua Altezza
Reale, la Principessa Alexandra.
Prima di Treo, la preziosa
medaglia è stata ricevuta da altri 26 cani, 3 cavalli, un gatto e ben 32 piccioni viaggiatori.
La Dickin Medal, in Inghilterra, rappresenta per gli animali quello che per gli umani è rappresentato dalla Vicoria Cross. Fu introdotta nel 1943, durante la II Guerra Mondiale, da Maria Dickin, la fondatrice della PDSA (People's Dispensary for Sick Animals).
Treo, uno splendido Labrador Retriever nero di otto anni, ha ricevuto più che meritatamente questo prestigioso riconoscimento: in Afghanistan ha infatti salvato, grazie al suo eccezionale fiuto, per ben due volte due interi plotoni dagli ordigni esplosivi piazzati lungo le strade dai Talebani, uno dei quali nella città di Singin, nell'agosto del 2008. Treo ha partecipato a più azioni militari di molti soldati, come gli altri suoi colleghi a quattrozampe, in tutto 25 unità, al seguito delle truppe inglesi in Afghanistan.
“Treo è fondamentalmente un metal detector a quattrozampe”, racconta il suo addestratore e migliore amico, il Sergente Dave Heyhoe, che lo accompagnava naturalmente durante la cerimonia.
Tra loro, racconta il Sergente Heyhoe, c'è stato un vero e proprio amore a prima vista, fin dal principio, che li ha uniti per sempre: “Non vorrei parlare di telepatia, ma c'è stato un episodio, in Afghanistan, quando un altro addestratore è stato ucciso. Io me ne stavo sul mio letto, molto triste, e Treo saltò su ed iniziò a leccarmi le guance...”.
Da 5 anni sono ormai inseparabili ed è con lui che Treo si godrà la meritata pensione.
UN LABRADOR VINCE IL PREMIO "FEDELTA' DEL CANE"
2010. San Rocco di Camogli (GE). Pongo, un Labrador Retriever di 6 anni, è stato premiato come vincitore del “Premio fedeltà del cane” giunto alla sua 49esima edizione.
Il premio gli è stato conferito per il salvataggio di un uomo di 67 anni, scivolato in un canale.
In un giorno di novembre dello scorso anno, Pongo passeggiava per i boschi con il proprietario, Alfredo Rizza, assistente capo del Commissariato Bonola di Milano. Improvvisamente il cane iniziò ad agitarsi e a correre tra il canale ed il luogo dove si era fermato il padrone, il quale sulle prime s'infasidì per il comportamento di Pongo, che ritornava correndo da lui ogni volta più bagnato e coperto di fango. Infine ha intuito che forse Pongo voleva digli qualcosa: un uomo giaceva coperto di melma, dopo essere scivolato, e senza l'intervento di Pongo, con ogni probabilità, sarebbe annegato.
TOMMY IL LABRADOR POMPIERE PREMIATO DAL PRESIDENTE NAPOLITANO
2010. C’è un cane, un labrador nero, che è un lampante esempio della dote naturale dei cani a salvare vite umane.
Questo cane si chiama Tommy ed è un membro effettivo del corpo dei Vigili del Fuoco di Lecce.
Tommy è stato premiato durante una speciale cerimonia, chiamata “cani con le stellette” svoltasi a Roma per premiare le unità cinofile che si sono distinte con meriti indiscutibili nell’aiuto ai terremotati de l’Aquila. A premiare Tommy e gli altri cani è stato nientemeno che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tommy non è certo l’unico cane eroe che abbiamo imparato a conoscere. Le unità cinofile accompagnano da anni quasi tutti i corpi di pubblica sicurezza del nostro Paese. A volte, però, qualcuno di questi cani viene premiato perché, in fondo, è giusto anche ricordarsi di loro.
I LABRADOR CHE GUIDANO I DISABILI MOTORI
2010. Firenze. La scuola nazionale cani guida per non vedenti di Scandicci (Firenze) è l'unica pubblica in Italia. Un istituto da cui esce ogni anno una ventina di cani destinati a diventare "angeli custodi" di persone non vedenti e da poco tempo anche di disabili motori.
"Ne vengono affidati 24-25 l'anno a non vedenti - spiega Silvia Sabatini, istruttrice, al Forum sul Risk Management in Sanità in corso ad Arezzo -, consegnati dopo un addestramento di circa sei mesi che iniziamo quando hanno un anno di età. Da due anni - le fa eco il collega Alessandro Vestri - addestriamo anche cani per persone che non possono camminare: finora ne abbiamo consegnati cinque".
Per affidare un cane (sono labrador e golden retriver), la Regione stilla una graduatoria. Le persone destinate a prenderne uno in consegna devono presentarsi alla scuola per essere valutate non solo da un istruttore, ma anche da una commissione che comprende anche un medico.
È importante infatti che non vi siano limiti fisici o di orientamento che potrebbero ostacolare il rapporto con l'animale. Ma anche per lui sono previsti una serie di esami. "Ci sono due test intermedi che vengono fatti durante il corso di addestramento - spiega Sabatini -, oltre a quello di ingresso necessario per accedere alla scuola". Il cane, oltre al corso per chi aspira ad averne uno, è interamente finanziato dalla Regione Toscana.
I quattrozampe della scuola di Scandicci si sono esibiti al Forum sul Risk Management. Hanno dato il meglio di sé, accompagnando i loro padroni non vedenti e disabili motori attraverso un percorso a ostacoli pseudo-urbano.
Guido, tenero labrador di 12 mesi, accompagna il suo amico in sedia a rotelle, è premuroso, gli raccoglie cappello, guanti e chiavi. Un lungo addestramento fatto con giochi e premi e poi i cuccioli vengono affidati a famiglie che ne fanno richiesta, dopo 10-12 mesi. La scuola è antica: un documento fissa al 25 settembre del 1929 la consegna dei primi tre cani addestrati ad altrettanti non vedenti. Alla fine degli anni '50 la sede fiorentina è diventata insufficiente per le aumentate esigenze di addestramento e nel 1962 è stata inaugurata l'attuale struttura di Scandicci.
L'area tecnica si compone di una serie di percorsi delimitati da siepi, quattro canili e una dependance con sala polivalente, locale cucine, infermeria e servizi.
CANE GUIDA SALVA IL PADRONE DA UN ATTACCO GLICEMICO
2010. Brookville. I protagonisti di questa storia a lieto fine sono Joe Mauk e il suo labrador Roxeanne.
Joe ha perso la vista dopo l’aggravarsi del suo diabete e, diventato cieco, ha trovato l’amicizia del suo cane guida che gli ha salvato la vita durante una passeggiata.
Joe stava uscendo con Roxeanne ma lei si rifiutava di farsi mettere l’imbragatura appoggiandogli il muso sulla gamba. Dopo qualche tentativo andato a vuoto i due sono finalmente usciti quando Joe è stato colpito da un attacco glicemico ed è svenuto di colpo.
Roxeanne ha cominciato a leccare il padrone e, vedendo che non rinveniva, con uno sforzo enorme, lo ha trascinato fino a casa. Da lì è stato soccorso e, una volta fuori pericolo, si è fatto travolgere dalla felicità di Roxeanne, lieta di avere ancora il suo padrone a fianco.
ANNO 2011
UN CANE GUIDA PER IL CANE GUIDA
2011. Graham Waspe è un sessantenne inglese non vedente che ha avuto la fortuna di essere affiancato, sei anni fa, da Edward, un labrador educato per fare il cane guida.
Edward ha compiuto egregiamente il suo compito fino a poco tempo fa quando, purtroppo, i suoi occhi sono stati colpiti da cataratte inoperabili che lo hanno reso a sua volta cieco.
Si può immaginare la disperazione del signor Waspe. Non solo si ritrovava senza cane guida ma, cosa più grave, ora il suo migliore amico aveva un enorme problema.
Una brillante idea si è accesa nella mente di Waspe. Se il cane guida aiuta un cieco, chi meglio di un altro cane guida può aiutare un cane cieco? Ed è così che nella vita di Graham ed Edward è arrivata Opal, una femmina di labrador di due anni. Adesso stanno tutti e tre benissimo.
Edward si è abituato molto in fretta alla sua condizione e Opallo lo accudisce in maniera amorevole.
OSCAR IL LABRADOR ANTI BULLISMO
2011. Regno Unito. Occhi grandi ed espressivi, un lucente mantello color cioccolato e una pazienza infinita. E incredibilmente tutti diventano più buoni.
Tutto merito del labrador retriever che in una scuola di Southampton, nel Regno Unito, è stato assunto per domare gli alunni più incontenibili. Piccoli bulli che, dopo l'intervento dell'insegnante a quattrozampe, hanno ridotto di ben il 40% i loro cattivi comportamenti.
Quella sperimentata al Cantello Maths and Computing College è una particolare versione di pet therapy: gli alunni fanno lezione in un'aula con Oscar sempre attento a sorbegliarli e a sedare piccole risse, battibecchi e distrazioni varie dai compiti.
Il simpatico Labrador è presente ogni giorno nella scuola e i dirigenti scolastici hanno calcolato che grazie a lui gli episodi di bullismo si sono quasi dimezzati: da quando è stato introdotto tutto il personale ha infatti notato diminuizione del 40% dei comportamenti aggressivi.
Anche in molte scuole italiane, sparse su tutto il territorio nazionale, si impiegano cani insegnanti appositamente formati per placare l'aggressività dei bambini più scatenati, racconta Marco Melosi, vicepresidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) con delega agli animali da compagnia.
Il caso di Oscar è "un esempio particolare di pet-therapy - spiega il veterinario - nata proprio dalle osservazioni di uno psichiatra infantile, Boris Levinson che notò l'effetto benefico della presenza di un cane sui suoi piccoli pazienti autistici.
Anche in una classe elementare o media, l'animale può fungere da catalizzatore dell'attenzione dei ragazzi, entrando in contatto con loro e aiutando a modularne il comportamento. Per esempio, i bambini per non spaventare il cane tengono sotto controllo la loro voce e i loro gesti. Si relazionano con lui e si crea una condizione di calma".
"L'importante - precisa Melosi - è esaminare bene la situazione prima di inserire il cane, nonché scegliere il cane in base alle sue caratteristiche di socievolezza, prevedibilità dei comportamenti, affidabilità ed educazione. ".
ANZIANO SALVO GRAZIE AL FIUTO DI UN LABRADOR
2011. E' stato ritrovato dagli uomini della Protezione civile di Scicli e dai nuclei di volontari provenienti da tutta la provincia di Ragusa il pensionato di Scicli, che aveva fatto perdere le proprie tracce.
L’anziano era riverso lungo il torrente Modica Scicli.
Alle ricerche dei carabinieri e degli uomini coordinati da Ignazio Fiorilla, responsabile comunale protezione civile, hanno contribuito due unità cinofile.
C’era anche Kyra, due anni, un labrador che ha indicato sin dal primo momento il sito in cui cercare. Il cane scodinzolava, abbaiava e faceva cenno al padrone, Enzo, che si era vicini all’uomo scomparso.
Kyra indica un viottolo, lungo il torrente Modica-Scicli, i volontari si introducono tra la selva, tra canne e fango. Riverso in acqua, a pancia in giù il pensionato, che sembrava morto. Invece era solo svenuto. Pare che Giannone si fosse sentito male mentre stava passeggiando. Il freddo lo aveva poi bloccato.
UN LABRADOR IN AMERICA SALVA IL PROPRIETARIO L'11 SETTEMBRE E DIVENTA "AMERICAN HERO DOG"
2011. Il Direttore delle vendite di computer Michael Hingson era alla sua scrivania al piano 78 ° della torre nord del World Trade Center la mattina del 9/11, quando il volo American Airlines 11 si schiantò contro l'altro lato dell'edificio, 18 piani sopra. E' sopravvissuto per raccontare questa storia grazie al suo cane guida, Roselle.
Il labrador giallo lo ha tranquillamente guidato 1.463 passi fuori del palazzo fino ad una stazione della metropolitana dove trovare rifugio. Appena si sono trovati fuori dall'edificio, la torre nord è crollata. "Mentre tutti correvano in preda al panico, Roselle è rimasta totalmente concentrata sul suo lavoro, anche mentre cadevano intorno a noi i detriti che ci hanno anche colpito", ha scritto Hingson.
Roselle è morta nel mese di giugno a 13 anni, ma il suo eroismo vive: è stata premiata come Cane Eroe Americano dell'anno dall' American Humane Association.
ANNO 2012
ANCHE IN ITALIA I LABRADOR VENGONO IMPIEGATI PER FIUTARE I TUMORI
2012. Lucy e Glenn sono due labrador addestrati nel Regno unito dal Medical Detection Dogs e sbarcati in Trentino presso l’Azienda Provinciale Sanitaria del S. Spirito nella località di Pergine Valsugana (Trento). Sono i primi medici a quattro zampe a lavorare in Italia.
La sperimentazione italiana è curata dal Medical Detection Dogs Italia (Mdd), una onlus che si occupa di ricerca medica con l'utilizzo dei cani in svariati ambiti. Aldo La Spina ed Enzo Vezzoli sono gli esperti cinofili che hanno avviato e sostengono l’esperienza italiana in collaborazione con Claire Guest, la referente dell’associazione inglese.
La nera Lucy ha sei anni, è una veterana e stupisce gli italiani invitati per metterla alla prova. Glenn è un cucciolone di 18 mesi, sta completando il suo addestramento proprio a Pergine Valsugana dove entrambi i cani sono ospitati. Lucy è capace di diagnosticare calcinomi alla vescica, prostata, polmoni e reni. Glenn sta imparando.
Lucy si esibisce in una sala appositamente allestita nella residenza sanitaria assistenziale di Pergine dei supporti in alluminio contengono urine congelate e appositamente trattate in modo da rilasciare alcune particelle volatili attraverso delle aperture. Lucy annusa con attenta professionalità, due volte nei casi dubbi, tutti i campioni e si siede solo di fronte a quello in cui fiuta la malattia, le cellule malate. Quando il campione è negativo il labrador resta in piedi e fissa insistentemente il conduttore.
L'attendibilità di questi cani supera il 90% in tumori agli stadi iniziali. Il medico inglese Claire Guest spiega che sono più di 15 anni che fanno ricerca e addestrano cani per questo scopo e forse la conclusione più importante è che se le cellule tumorali hanno un odore allora anche virus o batteri ne hanno uno e quindi possono essere individuati dagli amici a quattro zampe».
I dati pubblicati in uno studio della rivista scientifica British Medical Journal nel 2006 indicavano addirittura il 98% di attendibilità.
I tessuti cancerosi, a causa del loro particolare metabolismo (che produce idrocarburi ed elevate concentrazioni di composti azotati), hanno un odore particolare che si manifesta precocemente anche nel fiato e nelle urine dei pazienti. I cani, con gli oltre 250 milioni di sensori olfattivi del loro naso, possono individuare queste cellule tumorali.
TANGO E CASH I LABRADOR FIUTA SOLDI
2012. Tango e Cash sono due Labrador “fiutasoldi” addestrati dal maresciallo Marco Barbani, della guardia di finanza di Malpensa, comandata dal tenente colonnello Luigi Macchia.
I due quadrupedi sono protagonisti di diverse operazioni alla ricerca di valuta che, da Malpensa, viene esportata senza dichiarazioni doganali.
L’ultimo colpo è stato il riconoscimento, da parte di Tango, di una valigia con 400mila euro che un cittadino dello Sri Lanka stava per portare senza aver denunciato il quantititivo.
Tango è attualmente in servizio a Malpensa mentre Cash è stato momentaneamente trasferito a Fiumicino.
Questi cani sono stati addestrati dopo un training in Inghilterra, paese che ha in pratica inventato il cane fiutasoldi.
La scelta della razza labrador è una valutazione che nasce dall’esperienza del maresciallo Barbani: il labrador è un cane facilmente controllabile, docile, e non spaventa i passeggeri, in questo modo al militare rimane più tempo per valutare la situazione. La perizia del conduttore dell’animale è fondamentale.
I cash dog fiutano tutte le quantità di denaro ma è sanzionabile solo un quantitativo non dichiarato superiore ai 10mila euro. Quando il cane insiste particolarmente vuol dire che nella valigia ci sono tanti soldi. E' così che scatta un controllo.
Inoltre, ci sono solo alcuni tipi di valute a cui sono stati addestrati. Il training è più complicato perché vanno mischiati gli odori della carta e dell’inchiostro delle singole valute. I cani fiutasoldi imparano gli odori specifici e associano a questi un premio, una pallina, che durante l’addestramento viene consegnata loro come risultato finale della caccia.
LABRADOR FIUTA DROGA IN UNA SCUOLA
2012. Serramazzoni (MO). Un blitz dei carabinieri alla scuola alberghiera di Serra coadiuvati da due unità cinofile antidroga: Mustafat e Argo, un labrador maschio di 9 anni ed un pastore tedesco di 6 anni, ha portato all’arresto di due studenti, un maggiorenne italiano residente a Modena ed un albanese minorenne residente a Bologna e con la segnalazione alla Prefettura di Modena di altri 8 ragazzi. Agli studenti sono stati sequestrati complessivamente circa 30 grammi di stupefacente (hashish e marijuana), già suddiviso in piccole dosi pronte per essere smerciate tra i ragazzi.
2012. Quando gli agenti della polizia di frontiera del Leonardo da Vinci lo hanno sequestrato alla malavita, aveva appena sei mesi. Era utilizzato come sparring partner nei combattimenti clandestini tra pittbull. Ora quel cucciolo che si chiama Miele detto Ettore ha due anni e, cresciuto e addestrato dall'unità cinofila dello scalo di Fiumicino, ha messo a segno la sua prima operazione da cane poliziotto: intercettare una gabbia di uccelli tropicali, sigillata in uno scatolone, caduta sulle piste del Leonardo da Vinci.
Se il giovane labrador non avesse fiutato quella gabbia, gli uccellini sarebbero entrati nel commercio clandestino e illegale di animali protetti.
Invece si è comportato da perfetto cane poliziotto: accanto a quella che è stata la sua mamma e guida, il cane lupo "Oxa" un campione nei sequestri di droga, ha iniziato a scondinzolare e a tirare il guinzaglio di uno degli agenti della Polaria, diretti dal questore Antonio Del Greco, verso lo scatolone.
Il poliziotto si è lasciato trascinare fin lì e poi ha scoperto il contenuto della scatola.
Promosso a cane poliziotto, Miele è pronto a ricevere il suo distintivo: una promozione che lo porterà a lavorare a fianco di "colleghi" a quattro zampe dell'aeroporto di Ciampino. Un trasferimento ad honorem accolto da "Oxa" con un'affettuosa leccata sul muso e dagli investigatori della Polaria con un fiume di coccole.
2012. Siamo sulla spiaggia di Sant'Agostino, pochi chilometri a nord di Civitavecchia. I bagnini sono lì a presidiare i tre chilometri e passa di arenile che d'improvviso diventano pericolosi.
Una bambina di appena otto anni e un uomo di 64 di Terni, sono già in acqua. Da riva i fischietti dei bagnini invitano a uscire. Rischiano di annegare. Il mare molto agitato e il forte vento li hanno trascinati ad una trentina di metri dalla riva. La bimba e l'uomo si rendono conto del pericolo ma la corrente è impietosa e li trascina sempre più al largo, trenta, forse quarantra metri dalla battigia.
La bambina è stremata, l'uomo grida e si sbraccia perché non riesce a guadagnare metri nonostante l'acqua in quel punto non sia profonda. I bagnini si gettano in acqua insieme a tre labrador baywatch e ai loro insegnanti.
Ed eccola in acqua la protagonista: Ariel ha sei anni ed è lo splendido labrador che il capitano della Roma e la moglie Ilary hanno ricevuto in regalo alcuni anni fa dopo la nascita del primo figlio e che il capitano giallorosso ha deciso di destinare ad attività sociale, facendola diventare baywatch presso la Scuola Italiana Canisalvataggio
sezione Tirreno.
Con gli ultimi due salvataggi salgono a tre le vite salvate da Ariel che nell'estate di quattro anni fa portò a riva una ragazza romana di 23 anni in preda ai crampi nel mare di Ostia che rischiava di annegare.
È la più veloce e per prima raggiunge la bambina. Ariel azzanna dolcemente la bambina che si sorregge col braccio all'imbracatura del labrador che la conduce in acque più tranquille, al sicuro. L'arrivo degli addestratori e dei bagnini fa il resto. Ariel poi si dirige sull'uomo insieme agli altri due labrador. La missione è compiuta. I due vengono portati a riva ed escono dall'acqua mentre qualcuno tra i bagnanti si lascia andare a un applauso liberatorio. Si tira un sospiro di sollievo, lo spavento è passato!
2012. Il fiuto dei cani potrebbe permettere di individuare un ammalato di cancro in tempo utile per una cura efficace: il cane infatti è in grado di percepire la presenza di molecole volatili che nessun strumento scientifico è al momento in grado di analizzare. Queste molecole potrebbero essere prodotte dall’ammalato di cancro prima della formazione di una massa tumorale, quindi in una fase in cui né una TAC, né una risonanza magnetica o né un’ecografia possono essere utili.
Partendo da questi presupposti, diversi scienziati stanno sperimentando l’addestramento dei cani anche in funzione della lotta contro il cancro al polmone.
In modo particolare l’équipe guidata dal Prof. Michael McCulloch (Pine Street Foundation, San Anselmo, California).
Il labrador, con il suo eccellente fiuto, è tra i cani più indicati per simili ricerche: il prof McCulloch, su 17 cani in totale, si è servito di 3 labrador. Si può leggere la relazione: Diagnostic Accuracy of Canine Scent Detection in Early- and Late-Stage Lung and Breast Cancers.
Altri studiosi che stanno percorrendo questa via sono alcuni ricercatori della Clinica Schillerhohe a Gerlingen (D) guidati dal Dott. Thorsten Walles, è possibile leggere la relazione Canine scent detection in the diagnosis of lung cancer: revisiting a puzzling phenomenon.
I cani addestrati sono stati in grado di riconoscere la presenza di tumori ai polmoni in 71 casi su 100, su 220 volontari, tra cui ammalati di cancro, individui sani, e ammalati di un altra malattia polmonare grave, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, ciò per garantire la specificità della diagnosi, cioè per vedere se il cane era in grado di distinguere sostanze emesse da ammalati di cancro, da altre sostanze, proprie di altre malattie polmonari.
IL PET COACHING RIABILITATIVO AL BAMBINO GESU'
2012. Una squadra di allenatori…a quattro zampe. È il progetto dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, portato avanti in collaborazione con
l’Associazione nazionale utilizzo del cane per
scopi sociali (Anucss) nella sede di Palidoro
(Fiumicino), per i piccoli pazienti del reparto
di Neuroriabilitazione pediatrica.
I cani – quattro golder retriever, cocker e labrador – aiutano i bambini con lesioni del sistema nervoso e problematiche motorie, dando loro una doppia stimolazione fisica e psicologica per recuperare la capacità di muoversi e camminare. Al fianco degli amici a quattro zampe c’è sempre un addestratore.
Il progetto sperimentale di pet coaching è partito nel settembre 2012 e ad oggi rappresenta uno dei metodi terapeutici più innovativi utilizzati al Bambino Gesù, con risultati significativi: è stato infatti provato che l’aiuto di un animale facilita il processo di ripresa del paziente, ne allevia lo stress “da ospedale” e fornisce un importante supporto emotivo. Non solo: è risaputo come i cani abbiano una grande capacità empatica in grado di coinvolgere i bambini, distrarli dagli aspetti negativi dell’esperienza che stanno vivendo e motivarli nella ripresa.
I cani addestrati “allenano” i bambini due volte alla settimana, per due ore. Sono previste sessioni individuali, per facilitare la nascita di un legame tra i piccoli e i loro coach, e collettive in cui i pazienti con patologie simili – come emiparesi, tetra paresi o disturbi dell’equilibrio – possono non solo fare esercizio fisico ma anche socializzare tra loro.
Grazie al pet coaching si stima che ogni anno tra l’80 e il 90 per cento dei bambini ricoverati presso la Neuroriabilitazione pediatrica del Bambino Gesù riescano a recuperare la funzionalità motoria.
IL FIUTO DI ARTUR SCOVA UN CHILO DI DROGA
2012. Roma. Una bomba a mano, un fucile, due
pistole, munizioni e oltre un chilo di marijuana
nascosti in una vecchia roulotte.
A scoprire un vero e proprio arsenale in un
maneggio a Pisoniano, comune alle porte di
Roma, sono stati i carabinieri del Nucleo
operativo e radiomobile della compagnia di
Tivoli. A finire in manette nell'operazione
quattro persone, ora nel carcere di Rebibbia.
A scovare la droga è stato Artur un labrador dell'unità Cinofila Antidroga dei Carabinieri di Roma.
IL LABRADOR CHE SALVA LE BALENE CON IL SUO FIUTO
2012. Tucker è un Labrador nero dalle incredibili capacità olfattive, assoldato dai biologi marini di Seattle per salvare orche e balene.
La dote di questo labrador è decisamente curiosa: riesce a fiutare l’odore di feci di balena e orca a miglia di distanza.
Un aiuto indispensabile per permettere ai ricercatori di raggiungere e monitorare gli splendidi cetacei.
Il compito di Tucker non è solo curioso, ma anche straordinario, perché pare essere l’unico cane rilevato in letteratura in grado di riconoscere le feci di crostaceo, data la loro breve “vita”, se così è possibile definirla. Infatti i rifiuti di questi grandi mammiferi smettono di rilasciare odori in acqua in meno di 20 minuti e in 30 si sono già disciolti.
Perché, risultano così importanti? Gli escrementi non permettono solamente di individuare gli animali in acqua, ma sono anche il veicolo con cui i ricercatori ne analizzano le condizioni di salute. Il fatto che Tucker sia in grado di indirizzare velocemente le barche dei biologi, ha permesso di raccogliere molti dati impensabili fino a pochissimo tempo fa. Ma come agisce Tucker?
Oltre che a gettarsi in acqua, ogni volta che sente l’odore dei rifiuti dei cetacei inizia ad abbaiare in direzione del ritrovamento. Poi, come la dottoranda Deborah A. Giles racconta, si siede e fissa con aria minacciosa i suoi padroni, affinché si diano letteralmente “una mossa” nel raggiungere il grande mammifero dei mari. Ogni movimento del cane diventa un campanello d’allarme: anche il più piccolo spostamento delle orecchie può indicare una balena in zona.
Insomma oramai è una superstar della scienza marina: Tucker, un cane unico nel suo genere!
I CANI BAGNINO DELLA SAUCS VEGLIANO SUI CAMPIONATI DI NUOTO
2012. Livorno. Piombino accoglie i Campionati Europei di nuoto e per garantire una maggior sicurezza dei nuotatori in gara, il Comitato Organizzativo di Piombino 2012, ha richiesto anche il supporto delle unità cinofile della S.A.U.C.S. Costa Maremmana, associazione di volontariato iscritta alla Protezione Civile della Regione Toscana - Provincia di Grosseto. In acqua una squadra di dieci splendidi esemplari: sono terranova, golden retriever e labrador
"Le nostre unità cinofile - spiega Alessandro Semplici, Presidente della SAUCS Costa Maremmana - garantiranno un servizio di assistenza agli atleti direttamente all'interno del campo gara imbarcate su appositi gommoni.
Grazie allo specifico addestramento dei cani da salvataggio, sarà dunque possibile intervenire tempestivante in soccorso di uno o più atleti che si trovassero in difficoltà".
Un cane da salvataggio ben allenato riesce infatti a trasportare senza problemi fino a 5 persone aggrappate alla propria imbrgatura o trainare un gommone con 8 occupanti. Inoltre, i conduttori dei cani operativi, sono tutti in possesso di brevetto di bagnino ed abilitati ad effettuare manovre di rianimazione BLS o BLSD.
Durante tutte le gare della manifestazione hanno fornito assistenza le seguenti unità cinofile:
Alessandro Semplici – Dafne (Terranova), Gabriele Scaffai – Eva (Golden Retriever), Fabrizio Di Fant – Margot (Golden Retriever), Gabriella Ongaro – Saphira (Golden Retriever), Francesca Ghezzi – Pink (Labrador Retriever), Laura Ongaro – Saphira (Golden Retriever), Carol Regoli – Jago (Labrador Retriever), Luigi Falciani – Arthur (Labrador Retyriever), Loretta Salusti – Madamadorè (Bovaro del Bernese), Edio Tagliaferri – Asia (Golden Retriever).
IL LABRADOR ARCHEOLOGO
2012. Migaloo è un labrador femmina che è stato addestrato per trovare le ossa degli antichi aborigeni australiani. Ha tre anni ed è riuscito a trovare ossa di uno scheletro vecchio di 600 anni che si trovava a 2 metri di profondità.
Migaloo è addestrato dall’australiano Gary Jackson. Per addestrarlo utilizza ossa vecchie di 250 anni che gli sono state prestate dal South Australian Museum.
«Il fiuto di Migaloo è davvero formidabile – spiega Jackson – ma ci sono voluti sei mesi per ottenere gli attuali risultati. Ma ora il cane è in grado di scoprire ossa sepolte nel 100% delle ricerche».
Il cane è in grado di scovare non solo ossa di uomini, ma anche di animali, come il koala, il quoll (un carnivoro marsupiale), il cane e altri. Per ritrovare il luogo sacro degli aborigeni ci ha messo circa un minuto. «Al cane non avevamo dato alcun indizio, è stato Migaloo che annusando l’aria si è posizionato sul luogo delle ossa indicandoci con precisione la posizione» racconta il suo padrone/addestratore.
Un'intervista a Gary Jackson:
Perché ha pensato che Migaloo potesse essere adatta a questo lavoro?
Era un cane da salvataggio in Queensland. È una cagnolina molto giocosa, e va letteralmente pazza per la sua pallina. Perciò, dopo averle insegnato a riconoscere l'odore delle ossa umane, e dandole in premio la pallina solo quando lo individuava, Migaloo non ha avuto altro scopo che riuscire a trovarlo.
Ora mi basta far rimbalzare qualche volta la pallina e dirle: "La vuoi? Trova!" perché lei si metta immediatamente alla ricerca e vada avanti fino a farmi capire che ha trovato qualcosa
Come fa a farsi capire?
Si concentra su un punto e continua ad agitarsi finché le dico: "Fammi vedere". Lei punta il naso a terra e comincia a camminare all'indietro dal punto in cui ha fiutato l'odore.
Ha sepolto delle ossa appositamente per addestrarla?
Si, sono stato autorizzato dagli anziani di una tribù aborigena a prelevare delle ossa antiche dalla collezione del South Australian Museum. Dopodiché abbiamo ricreato un cimitero aborigeno spargendo anche alcune ossa di animali. Abbiamo scoperto così che Migaloo era in grado di localizzare un osso umano a circa 3 metri di profondità, anche se era piccolo come un'unghia. Ma anche se ci limitavamo a toccare l'osso con un batuffolo di cotone, e poi appoggiavamo il batuffolo su una pietra, il cane era in grado comunque di percepire l'odore sulla pietra.
Inoltre, avevamo saputo di un albero funerario aborigeno scoperto nel 1970. Lo avevano abbattuto durante la costruzione di un campo da golf ed era venuto fuori un cranio. Abbiamo immaginato che vi fossero sepolte altre ossa, così abbiamo portato Migaloo sul campo. Lei ha puntato dritto all'albero e ha cominciato ad agitarsi.
Qual è l'osso più antico che ha scoperto?
La prova definitiva delle capacità di Migaloo è stato un sito funerario aborigeno in Australia Meridionale, dove qualche anno fa era stata scoperta una sepoltura di 600 anni fa. Ci hanno consentito di cercare in un'area di circa mezzo ettaro. Erano presenti sia funzionari del museo che anziani della tribù: loro sapevano dove erano le sepolture, noi invece no. Dopo nemmeno due minuti, Migaloo ha iniziato a girare intorno a un punto preciso. Poi ha cominciato a scavare, e a indietreggiare. Ho chiesto: c'è qualcosa qui? Mi hanno risposto di si: proprio dove stava il cane, c'era la sepoltura di 600 anni fa. È stato impressionante, perché ossa così antiche non hanno più nessuna traccia di carne, sono completamente secche; eppure, il cane ha sentito qualcosa
PLUTO E SID STANANO DROGA E ARMI
2012. Brescello (Reggio). L'aver custodito la droga con tanto di "prezzario" e bilancino in una cassaforte rinchiusa in un armadio collocato nel solaio non è bastato per garantirsi, in un caso, l'impunità.
Grazie infatti agli esperti "colleghi" Sid e Pluto, due splendidi labrador "carabinieri" rispettivamente il primo anti droga ed il secondo anti esplosivi in forza al Nucleo Cinofili di Bologna, i Carabinieri della Stazione di Brescello e della Compagnia di Guastalla sono riusciti ad arrestare due insospettabili, in quanto incensurati, giovani abitanti a Poviglio, sequestrando loro importanti quantitativi di stupefacenti e di armi.
Durante una perquisizione eseguita presso l'abitazione di un 22enne di Poviglio venivano rinvenuti una quarantina di grammi di marijuana, già confezionati in dosi e pronte allo spaccio, in parte consegnate dal giovane alla vista del cane ed in parte "stanate" da Sid dentro l'armadio. Stupefacente che veniva sequestrato unitamente a circa 200 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio. Pluto invece si soffermava, puntandolo, su un armadio della camera al di sopra del quale i Carabinieri rinvenivano una pistola scacciacani utilizzata in una rissa.
I Carabinieri hanno poi effettuato un'altra perquisizione, questa volta d'iniziativa mirata alla ricerca di droga, nei confronti di un 25enne di Poviglio che si concludeva positivamente. Sid infatti piombava dritto nel solaio "scovando" una cassaforte che conteneva una quarantina di grammi di marjuana, circa 1.600 euro, ritenuti provento dell'illecita attività, un bilancino di precisione e il "prezzario" con le cifre ricondotte allo stupefacente venduto.
In quest'ultima abitazione i Carabinieri rinvenivano anche una sciabola ed alcuni coltelli. Con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti anche quest'ultimo giovane veniva arrestato.
REBECCA CONTROLLA IL DIABETE GRAZIE ALL'AIUTO DEL SUO LABRADOR
2012. A scuola in compagnia del proprio cane: per molti bambini è un sogno, per Rebecca Farrar una necessità. La ragazzina di 7 anni, affetta da una grave forma di diabete di tipo 1, ha infatti bisogno dell'ausilio costante di Shirley, la sua cagnetta labrador, per evitare le crisi glicemiche.
Tre anni fa Rebecca ha scoperto che il suo organismo non produce insulina, e, da quel momento, per otto volte ha avuto bisogno di cure ospedaliere e, ogni giorno, rischia di subire fino a cinque attacchi di iper o ipoglicemia, che se non individuati in tempo, potrebbero farla entrare in coma.
Per proteggerla, Shirley è stata addestrata dagli esperti del Medical Detection Dogs a controllare l'alito della bimba e ad avvisare nel caso in cui il livello di glicemia nel sangue salga o scenda più del dovuto.
Rebecca viene pertanto accompagnata a scuola dalla cagnetta, che in caso di pericolo lecca la bambina finché lei o la sua insegnante si rendono conto del rischio imminente.
Ma non è tutto: nel caso in cui Shirley non ottenga risposta, è stata addestrata a sedersi sulla bimba o a prendere direttamente il kit medico per l'esame della glicemia presente in classe.
Una volta dato l'allarme, l'assistente scolastica esegue il test e, in base alla circostanza, somministra l'insulina o dà un po' di zucchero alla ragazzina, che grazie alla sua cagnetta può frequentare la scuola come tutti i suoi compagni.
IL LABRADOR DISABILE CHE AIUTA I DISABILI
2012. New York. C’è un cuccciolone di labrador che è molto impegnato. Si chiama Pirelli (sì,come la gomma), ha otto mesi ed è un inviato dell’organizzazione non-profit americana Canine Assistents con base ad Alpharetta, Georgia, che offre scorte a quattro zampe a bambini e adulti diversamente dotati.
Erede di una stirpe di eccellenti accompagnatori, Pirelli doveva essere un grande cane destinato a seguire (guidare) individui con qualche problema. Però è nato con una malformazione alla zampa sinistra che pareva precludere il suo futuro di assistente sociale.
L’ipotesi è che sia nato con la zampina stretta dal cordone
ombelicale, cosa che ne avrebbe bloccato per sempre la
crescita.
Un cane con una zampa più corta delle altre cosa
può fare per il prossimo? Una delle possibilità
era l’amputazione.
Il fatto che lo stesso Pirelli sia un animale “diverso” non ha frenato la sua padrona Jennifer Arnold, fondatrice di Canine Assistents.
I veterinari hanno resistito alla soluzione più semplice. Hanno realizzato per Pirelli una protesi al silone. Che grazie a una colletta su Internet viene sostituita con una più grande, man mano che Pirelli cresce.
Jennifer ha pensato che il suo handicap poteva trasformarsi in elemento di forza. Pirelli ha cominciato a girare scuole e istituti per bambini disabili. Un cane disabile, con l’energia e lo spirito di Pirelli, è uno straordinario messaggero di ottimismo e uguaglianza.
Jennifer stessa da adolescente ha sofferto di una forma di sclerosi che per due anni non le ha permesso di camminare. Nel 1992 con il padre ha fondato Canine Assistents che ha addestrato decine di eccellenti caregiver a quattro zampe. Nessuno è come Pirelli.
Avere una zampa che non è mai cresciuta, vivere con una protesi. E allora? Jennifer dice che ai bambini piace molto questa cosa. Il cagnolone color miele con la zampa sifolina è un grande ambasciatore.
ROBBIE IL LABRADOR CHE HA SALVATO DUE CANI BLOCCATI SU UNA CANOA
2012. Un Labrador Retriever nero di nome Robbie è diventato un eroe della rete grazie ad un video che mostra Robbie nuotare verso una canoa, al largo di un fiume, sulla quale sono bloccati altri due cani.
I due cani in canoa ululano furiosamente, e in sottofondo si sente un uomo dire a Robbie: “Vai dentro!”. A quel punto, il Labrador si tuffa nell’acqua e nuota controcorrente verso la canoa.
Afferra con i denti una corda che ciondola dall’imbarcazione e la traina verso la riva.
I due cani portati in salvo, a quel punto, saltano a terra in un sereno lieto fine.
LABRADOR "CO-TERAPEUTI" PER PICCOLI PAZIENTI DEL POLICLINICO DI PAVIA
2012. Pavia. Nel reparto di chirurgia pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia, partirà un esperimento con cani di razza labrador in corsia.
Non si tratterà della nota “pet therapy”, con gli animali a far compagnia, giocare e confortare i pazienti, come è possibile già dal 2003, quando la pratica è stata riconosciuta per legge.
I cani saranno infatti impiegati in maniera ancora più specifica e mirata, come mezzi di vera e propria cura, in sostanza, funzioneranno alla stregua delle medicine. I dati forniti a tal proposito dalla letteratura medica parlano chiaro: un quarto d'ora di Terapia assistita con Animali ha lo stesso effetto di un antidolorifico.
Ciascun piccolo paziente sarà sistemato in una stanza apposita, insieme ad un quattro zampe che diventerà «co-terapeuta».
«I bambini sono alla base di questo progetto» spiega la professoressa Gloria Pelizzo, che guida il reparto del San Matteo. «Useremo i labrador per attutire il dolore post operatorio, il momento più importante, quando al bambino servono tranquillità, sentire meno male e sentirsi protetto. E’ un progetto scientifico approvato dal comitato etico universitario, che prevede un anno di lavoro e attraverso il quale vogliamo dimostrare che la presenza del cane fa sì che il dolore sia avvertito quattro volte di meno, così come indicano diverse pubblicazioni». La vicinanza di un animale affettuoso stimola la liberazione di endorfine, l'«analgesico naturale» prodotto dall'organismo.
Ci sarà un'intera équipe ad applicare e misurare i risultati della cura-labrador: addestratore, veterinario, psicologo affiancheranno lo staff di medici ed infermieri.
ANNO 2013
LABRADOR PER INVESTIGARE SUGLI INCENDI DOLOSI
2013. I Vigili del fuoco di Tulsa (una città degli Stati Uniti d’America), hanno arruolato Canyon, un labrador di due anni appositamente addestrato per riconoscere tracce di materiale atto a provocare un incendio doloso.
Canyon è già il quarto cane al servizio del Tulsa Fire Department.
Un cane che svolge questa delicata mansione acquisisce il “titolo” di
Accelerant Detection Canine Unit.
Canyon non è il primo labrador ad essere utilizzato per questo lavoro. Una sua nota collega è Charlotte.
E' possibile vedere un video che mostra l'addestramento di Canyon.
I LABRADOR DELLA GUARDIA DI FINANZA A BERGAMO
2013. Lo si vedrà passeggiare placido tra i passeggeri all’imbarco dell’aeroporto di Orio al Serio dalla prossima primavera. Un cash-dog, un Labrador, “arruolato” dalla Guardia di Finanza e addestrato nel dare la caccia agli evasori fiscali.
I cani sono addestrati con un metodo applicato dall’inglese Border Agency e riescono a identificare i soldi grazie all'odore dell'inchiostro con il quale le banconote sono stampate.
Gia in passato Black, esemplare labrador antidroga dell'Unità cinofila di Orio al Serio, si era reso protagonista – nel 2010 – durante il blitz presso un albergo di Palazzolo d’Oglio: il titolare, sospettato di traffico di grosse quantità di sostanze stupefacenti, si è trovato davanti gli uomini della Polizia con i cani antidroga; dapprima è rimasto impassibile, mostrando una certa sicurezza. Fino a quando Black non ha scovato i sacchetti con la cocaina.
La droga, nascosta in un condotto di aerazione, lontano da occhi indiscreti, era ritenuta più che al sicuro dal titolare dell’albergo. Oltre alla cocaina gli investigatori hanno sequestrato anche 90.000 euro in contanti.
Adesso Black avrà un collega – questa volta finanziere – specializzato nell’individuazione di banconote, il quale lavorerà all’aeroporto Il Caravaggio: dopo Fiumicino, Malpensa e Marco Polo (Venezia), Orio al Serio sarà il quarto aeroporto italiano dotato di cash-dog.
LABRADOR RITROVA UN UOMO SCOMPARSO
2013. La squadra dei Vigili del Fuoco di Civita Castellana, chiamata dai Carabinieri, è intervenuta nei pressi del Parco della Mola, comune di Oriolo Romano, per la ricerca di un uomo disperso. Sul posto è stato inviato anche l’U.C.L. (Unità di Comando Locale) dalla Centrale di Viterbo, con a bordo due specialisti T.A.S. 2 (Topografia Applcata al Soccorso), insieme al carro luce ed ai Sommozzatori VV.F. di Roma.
L’uomo, un quarantesettenne del posto, aveva lasciato la propria auto in uno spiazzo all’ingresso dell’area attrezzata del Parco. Essendo sua abitudine passeggiare e pescare in quella zona, quando i conoscenti non lo hanno visto rientrare, hanno subito indirizzato i soccorsi nel luogo dove, infatti, era parcheggiata la sua auto. La presenza del fiume e di una specie di laghetto hanno però fatto temere il peggio e per questo sono stati richiesti i Sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
E’ stata Lisa, una femmina di Labrador, a ritrovare l’uomo all’interno del bosco. Il poveretto era completamente bagnato, durante la notte è stato esposto anche alla neve ed alla pioggia e, al momento del suo ritrovamento, era in uno stato di ipotermia.
Dopo averlo trasportato in un punto più alto e con la vegetazione più rada, è stato chiamato l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco, dal quale si è verricellato un Vigile del fuoco S.A.F. (Speleo Alpinistico Fluviale) che, dopo aver imbracato l’uomo, lo ha verricellato sul velivolo per poi trasportarlo in ospedale.
2013. Milano. Nina, Maja e gli altri labrador, arruolati come cani poliziotto, ogni giorno negli spazi dedicati, all'interno della caserma "Momc Annarumma" sede del III Reparto Mobile, s'addestrano al ritrovamento di esplosivi.
Nella palestra c'è una parete attrezzata con un centinaio di barattoli in alluminio utilizzati per occultare le sostanze. Al centro della palestra, due ruote, decine di fessure e di «distrattori». Ogni ricerca che va a buon fine ha come premio una porzione di cibo.
Nina è ormai in pensione. Ha compiuto nove anni e ne ha alle spalle oltre 7 in servizio. Alessia, la sua conduttrice è partita per Nettuno, dove c'è il centro di addestramento italiano, l'unico riconosciuto in Europa e abilitato a formare cani dedicati a questa attività dall'agenzia governativa americana che si occupa di antiterrorismo (Atf - Bureau of Alcohol, Tabacco, Firearms and Explosive), perché utilizza lo stesso metodo di addestramento.
L'aspetta Ruby, il giovane labrador che con lei formerà una nuova unità cinofila antiesplosivo e con la quale dovrà sottoporsi a un nuovo addestramento di 5 mesi. «Nina invece vivrà a casa con me», spiega Alessia Mattei.
Quando il cane percepisce la presenza di esplosivo (anche di pochissimi grammi) si siede e s'immobilizza. E così rimane, come una sfinge, finché non è certo che il conduttore ha colto il segnale. «I nostri cani hanno un addestramento molto diverso dagli altri cani poliziotto, hanno un solo comando (sit-seduto), lavorano in totale autonomia. La loro caratteristica - spiegano Alessia e Cristiano, che è conduttore di Maja, 2 anni e mezzo di vita - è la versatilità». I labrador sono animali docili, socievoli. «Lavorano con un solo conduttore ma quando è assente a turno noi li addestriamo».
La ricerca di esplosivi si ripete 365 giorni all'anno. «Si cambiano scenari, non c'è solo la palestra, e orari». Questi labrador imparano a individuare 17 gamme odorose, le sostanze base utilizzate per la preparazione di ordigni esplosivi: combinandole si possono creare fino a 19 mila diversi ordigni. Una volta addestrati è come avere a portata di mano sofisticati laboratori portatili.
DROGA PER LA MOVIDA
2013. Civitanova Marche. Circa 80 carabinieri della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, con la collaborazione delle Compagnie di Fermo e della provincia di Napoli, di unità cinofile dei Carabinieri di Pesaro e della Guardia di Finanza di Civitanova, hanno attuato numerose perquisizioni in abitazioni di molti civitanovesi, estese ad alcune persone abitanti nel Fermano e nel napoletano.
L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, pone luce sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle strade e nei luoghi di divertimento della costa, principalmente cocaina, rivolta a giovani della movida civitanovese.
Nell'operazione dei carabinieri e della Finanza di Civitanova hanno avuto un ruolo importante Blitz e Alex, due splendidi esemplari di pastore tedesco e labrador in forza al nucleo cinofili carabinieri di Pesaro.
Le perquisizioni hanno consentito di rinvenire 2,2 etti di marijuana in un’abitazione di Porto Sant’Elpidio, con l’arresto del pusher, un elpidiense; a scovare la sostanza i cani Blitz e Alex. A Civitanova rinvenuta cocaina ed hashish oltre a numerosi bilancini di precisione in molte abitazioni, dove è stata impiegata anche l’unità cinofila “Flash” della Guardia di finanza.
2013. Un cane amante dell’ambiente e molto impegnato nel riciclo. Non si tratta di una favola per
bambini, bensì della storia del Labrador Tubby.
L’amico a quattro zampe ha riciclato più di 25.000 bottiglie di plastica in quel del Galles, con la complicità della sua proprietaria, entrando di diritto nel Guinness dei Primati.
Il cagnolone ama gironzolare e, ogni volta gli capiti sotto tiro una bottiglia di plastica, la accartoccia e la consegna alla sua proprietaria, la britannica Sandra Gilmore. Quest’ultima si occupa della raccolta e dello smaltimento del vuoto, seguendo fedelmente le norme del riciclo.
Nel corso degli anni, Tubby ha raccolto poco meno di 26.000 bottiglie di plastica, aggiudicandosi così un vero e proprio record.
Il tutto è stato possibile con l’arte del gioco: notoriamente molto reattivi e disponibili, i Labrador sono soliti portare palline e bastoncini ai proprietari, per ore infinite di divertimento. Sandra non ha fatto altro che sostituire i normali giocattoli con i rifiuti in plastica.
2013. Cavriago (Reggio Emilia). La maggior parte della cocaina era nascosta nelle intercapedini artefatte ricavate nelle carrozzerie delle auto in riparazione e se non fosse stato per il fiuto dell'esperto Rey, il labrador antidroga del’Arma in forza al Nucleo Cinofili di Bologna, non sarebbe stato semplice per i carabinieri trovare i tre etti di cocaina.
Le dosi già pronte allo spaccio, invece, erano nascoste nelle canalette dell'impianto elettrico della carrozzeria. Un'officina che lo stesso titolare ha concesso come base per lo spaccio a due albanesi in cambio di forti sconti sulle dosi che lo stesso carrozziere acquistava.
I militari hanno arrestato il titolare dell'officina, un 50enne di Quattro Castella, e due albanesi di 23 e 35 anni residentei a Reggio.
La perquisizione che ha portato al recupero di 220 grammi di cocaina suddivisi in varie dosi.
TASK LABRADOR ANTIDROGA ALLA GUARDIA DI FINANZA DI CAMPOBASSO
2013. Cinque anni, maschio, specializzato nella ricerca di stupefacenti: e' Task, il labrador che entra in servizio al reparto cinofili del nucleo Antiterrorismo e pronto impiego (Atpi) del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Campobasso.
Il cane proviene dai reparti del Corpo operanti in Calabria dove si e' distinto in operazioni finalizzate a contrastare il traffico di droga.
Affianchera' il cane Oba nei servizi della Compagnia delle Fiamme gialle sul territorio molisano.
IL LABRADOR SALVA DUE CANOISTE
Giugno 2013. Stintino. Sethi è una labrador, arrivata in Sardegna da Milano col suo padrone Ferruccio Squerti per una vacanza-lavoro.
Insieme prestano servizio come unità cinofila dell’Associazione nazionale cani salvataggio.
Il loro intervento ha messo in salvo quattro persone che stavano prendendo il largo su due canoe a causa del forte maestrale.
Due donne conducevano le piccole imbarcazioni prese a noleggio in spiaggia. A bordo con loro c’erano due bimbe di 5 e 6 anni. Dopo qualche remata, una delle signore non è più riuscita a controllare la canoa e dirigerla verso riva. E Sethi, entrata in azione insieme agli altri addetti del servizio di salvataggio, le ha riportate sulla spiaggia.
IL FIUTO DI MIKE SCOPRE UNA PIANTAGIONE DI CANNABIS A RAGUSA
Giugno 2013. Ragusa. Nuovo intervento antidroga dei carabinieri di Ragusa, insieme a quelli della Stazione di Ibla e a una squadra cinofili del Nucleo di Nicolosi (Catania) con il labrador Mike.
I carabinieri hanno scoperto che due fratelli, studenti ventenni incensurati, si sono dedicati alla coltivazione di canapa nelle campagne circostanti la statale 115 tra Ibla e Modica.
Da Nicolosi è arrivato il Labrador Mike che con il suo fiuto è entrato in azione per trovare lo stupefacente. Mike ha trovato subito quattro pacchetti occultati in giro per casa, con marijuana già essiccata. I due inquilini dell'appartamento, entrambi ventenni, sono stati denunciati a piede libero per detenzione in concorso di stupefacenti a fini di spaccio.
LABRADOR FIUTA DIABETE E SALVA LA VITA AL SUO PADRONCINO
Luglio 2013. Inghilterra. Un muso impiccione, ma soprattutto un fiuto fuori dal normale.
Bianca, un cane di razza labrador retriever e di colore nero, non è un semplice animale da compagnia: può infatti salvare la vita del suo padroncino Noah in ogni momento. Semplicemente annusandolo e captando in anticipo l´arrivo di un attacco di ipoglicemia dovuto a una grave forma di diabete di tipo 1.
E una notte ha salvato il piccolo dal pericolo di morte dovuto proprio all´abbassamento forte e improvviso degli zuccheri nel sangue.
Nel buio Bianca, come fanno molti cani durante l´oscurità, si aggirava attorno al letto di Noah, annusandolo e il suo naso le ha subito suggerito che qualcosa non andava.
Il cane ha svegliato i genitori, Samantha e Keith Brown, marito e moglie di Sidcup, nel Kent (Gb), che si sono accorti della situazione e hanno immediatamente somministrato al piccolo di quattro anni un gel zuccherino che entra velocemente in circolo combattendo l´ipoglicemia.
Ma la strada per arrivare all´adozione di Bianca non è stata semplice per la famiglia Brown: Sam aveva letto che in Australia i cani vengono utilizzati come “fiuta-diabete”, ma in Inghilterra esiste solo un´organizzazione che li addestra a captare i sintomi del cancro.
La donna è riuscita ugualmente a ottenere il nome di un´addestratrice, Claire Guest, con esperienze in questo tipo di training.
Dopo aver ottenuto il labrador da un´associazione di persone cieche, Sam ha affidato il cane a Claire per l´addestramento, che ancora oggi va avanti. "Bianca fiuta molti attacchi ipoglicemici, ma non ancora tutti – dice la mamma di Noah – eppure siamo molto speranzosi. Già ci sta offrendo la possibilità di dormire durante la notte, senza doverci alzare per misurare ogni poche ore la glicemia di nostro figlio".
KASPA IL PRIMO LABRADOR ANTI - ALZHEIMER
Luglio 2013. Il quattrozampe prende servizio in Scozia dopo aver ricevuto un attestato di idoneità alle persone affette da questa malattia.
L’idea, nata dagli studenti della Glasgow School of Art , è sfociata nel progetto The Dementia Dog project, a cura dalle associazioni Alzheimer Scotland, Dogs for the Disabled e Guide Dogs Scotland.
Kaspa non è un semplice Labrador Retriever, è il primo quattrozampe che si è “laureato” assistente “anti-Alzheimer” e che ha ora iniziato il suo speciale lavoro.
È in grado di ricordare a Ken, il suo proprietario,
di prendere le medicine, se necessario portandogli il sacchetto con le pillole, o anche
di leggere i bigliettini che la moglie Glenys
lascia al marito per non permettere che si
dimentichi di chiudere la porta a chiave
o di spegnere il forno.
La speciale formazione di Kaspa è durata 18 mesi - riferisce la Bbc news on line.
Ken e Glenys Will sono increduli su quanta differenza Kaspa abbia fatto per la loro vita. «È la cosa migliore che ci sia mai successa», ha detto Glenys. «Quando andiamo a fare shopping il cane si siede vicino a Ken.
Così non mi devo preoccupare per lui. Siamo entrambi più rilassati». Ancora, «quando lascio l’arrosto nel forno e vado a lavorare, lascio l’allarme e un bigliettino per Ken in cucina. Quando suona la sveglia, Kaspa va da Ken e abbaia finché lui non si alza e va a spegnere il forno. È semplicemente fantastico».
Il Labrador Kaspa ha un collega: il Golden Retriever Oscar, che assiste un'altra coppia, Frank e Maureen Benham.
Entrambi sono stati sottoposti a un addestramento che gli ha consentito di imparare importanti compiti, utili per queste persone.
Con i primi due cani “anti-Alzheimer” gli istruttori hanno ottenuto un tale successo che altri due sono già in fase di formazione.
IL FIUTO DELL'AGENTE SKOOBY PORTA ALLA PISTOLA SOTTERRATA
Luglio 2013. Gallarate. L’intuito investigativo degli agenti del commissariato di polizia di Gallarate e il formidabile fiuto di Skooby, labrador in forza all’unità cinofila antiesplosivo della polaria di Malpensa, scovano un’arma illegalmente detenuta da un uomo di 49 anni.
A Lisandrelli, con precedenti per rapina, detenzione di armi e contraffazione, gli uomini del vice questore Franco Novati sono arrivati dopo una lunga attività investigativa. E i fatti hanno dato loro ragione.
Ma la pistola bisognava trovarla, e in casa non c’era traccia dell’arma da fuoco. A questo punto è entrata in scena Skooby che, unica cagnolina in mezzo ai tanti "colleghi" maschi a quattro zampe in forza a Malpensa, si è fatta valere in un lampo. Dietro l’abitazione di Lisandrelli, infatti, c’era un piccolo appezzamento di terreno: l’uomo, imprenditore edile, lo usava come deposito per i ponteggi e come orto.
Skooby è scesa in campo e ha puntato dritta verso un bancale in legno appoggiato a terra. Spostato il bancale la cagnolina, con rigorosa pettorina targata polizia, ha continuato a segnalare. E gli agenti hanno iniziato a scavare: sotto oltre mezzo metro di terra, chiusa in una scatola di metallo, a sua volta avvolta in cellophane e carta, c’era l’arma. E l’eccezionale fiuto di Skooby ha superato tutte queste barriere.
BEAR SALVA LA VITA AL PICCOLO STANLEY
Luglio 2013. A Marcellus, in Michigan, un labrador nero di nome Bear è l'eroe del momento per
aver salvato la vita al piccolo Stanley Draunch di 14 mesi.
La mamma di Stanley, Patricia, si era distratta per riporre delle cose nel garage e non si è accorta di nulla quando Stanley è caduto nella piscina di casa. Per fortuna, Bear si è tuffato e ha tenuto il bimbo sollevato sulla sua schiena fino a quando la donna non si è accorta del dramma in corso e lo ha recuperato.
Stanley era cianotico, quando è stato portato d'urgenza al pronto soccorso, ma i medici hanno detto che non corre pericoli e che l'intervento di Bear ha evitato il peggio.
"Mi sono allontanata solo un momento", dice la signora Draunch, "Il bimbo mi segue sempre, non immaginavo che si sarebbe fatto attrarre dalla piscina. Se non avessi avuto Bear, ora mio figlio sarebbe morto".
LABRADOR SCOVA DUE CHILI DI ESPLOSIVO
2013. Milano. Sono stati colti con le mani nel sacco, mentre vendevano una partita di esplosivo a quello che credevano un cliente fidato, ma in realtà era un investigatore. In quattro sono stati fermati dalla polizia. Tre di loro sono albanesi.
Gli arresti sono giunti al termine di un'operazione sotto copertura e con l'aiuto di uno speciale, ed esperto, cane poliziotto.
Le operazioni per individuare l'esatto luogo del nascondiglio non sono state immediate. In quel momento, infatti, non c'erano cani antiesplosivo disponibili, ed è stato richiamato in servizio Nina, un Labrador 'cioccolato' che ha militato per 7 anni nella Polizia di Stato. Video del servizio.
Da alcuni mesi Nina era andata in pensione dopo un onorato servizio. Nonostante i suoi 9 anni Nina non si è smentita e, in poco tempo, ha trovato l'esplosivo dentro un sacco della spazzatura. E alla fine dell'ultima sua azione e' stata riaccompagnata nella pensione da cui era stata prelevata in fretta e in furia per godersi il meritato riposo.
IL LABRADOR CHE FA PET THERAPY IN CARCERE
2013 Fermo. Nel carcere di Fermo è in atto un'iniziativa per far lavorare i detenuti sulle loro emozioni. Protagonista è Orazio, un labrador di otto anni che con la sua conduttrice Agnese Franchellucci ha conseguito il brevetto per la pet therapy.
"Nel carcere è anche per noi una prima esperienza - racconta Agnese Franchellucci -, si tratta di far aprire ogni individuo ai propri sentimenti, alla gestione magari di un’aggressività o di una sofferenza. Con il rapporto con l’animale imparano a darsi dei limiti e a creare un legame di fiducia, si mettono in gioco senza il timore di essere giudicati, fanno insieme un tratto di strada che fa sentire tutti meno soli e meno arrabbiati".
Fonte
UN VITELLO APPENA NATO CHE STAVA PER MORIRE DI FREDDO E' STATO SALVATO DA UN LABRADOR
2013. Bosko, un labrador di sei anni, ha salvato un vitello appena nato che stava per morire di freddo in un pascolo della fattoria dei suoi padroni. La madre era troppo debole per prendersene cura e il cucciolo era quasi morto per ipotermia.”Era dicembre, faceva molto freddo e il vitello aveva bisogno di calore, come tutti gli animali appena nati. Bosko l’ha trovato mentre gironzolava, per la proprietà come al solito” ha dichiarato il padrone del cane. Il labrador ha dato l’allarme e il vitello è stato immediatamente soccorso.
Bosko è rimasto accanto al vitello per quattro ore finché non ha cominciato a dare segni di vita e respirare regolarmente.
STORIA DEL LABRADOR RETRIEVER GUARITO DAL CANCRO ED IMPIEGATO NELLA PET THERAPY
2013. California. La storia di Molly, una femmina di labrador retriever, ha stupito la California. Molly viveva in una famiglia che non era in grado di gestirla adeguatamente. Alimentata eccessivamente, aveva superato di ben 14 chili il peso medio di un cane della sua razza. L’obesità ne inibiva i normali movimenti e aveva cominciato a causarle gravi problemi di salute. Inizialmente una reazione allergica al cibo somministratole le aveva provocato la perdita di pelo su un terzo del corpo. Poi un forte cattivo odore, per cui era stata spostata all’esterno della casa.
I vecchi proprietari hanno deciso così di affidare il cane alla Southern California Labrador Retriever Rescue ed è iniziato il processo di recupero dai danni causati dalla cattiva alimentazione. Le è stato scoperto un nodulo sul collo, ma è stata operata ed è guarita anche da quello ed è stata adottata.
Completamente ristabilita, la nuova famiglia adottiva di Molly ha notato la straordinaria capacità della cagnolina di stare tra la gente e di trasmettere serenità: una vera e propria vocazione.
Così è stata addestrata alla pet-therapy: oggi Molly frequenta con ottimi risultati ospedali, strutture per i malati di Alzheimer, ospizi, partecipa a programmi di lettura per bambini e lavora con i veterinari.
IL LABRADOR LAB SMASCHERA GLI ABUSI DELLA BABYSITTER
2013. Charleston, South Carolina (Stati Uniti). Il comportamento iperprotettivo nei confronti di un bimbo di sette mesi svela le violenze ai genitori.
Ha abbaiato sin quando gli hanno dato ascolto, e così è stata evitata una tragedia. Protagonista eroe il labrador Lab. Protagonista malvagia la babysitter 22enne Alexis Khan.
«Negli ultimi cinque mesi avevamo notato che il nostro cane era diventato particolarmente protettivo nei confronti del nostro piccolo Finn» raccontano Benjamin e Hope Jordan, genitori del piccolo di sette mesi -. Il nostro labrador era sempre più ostile nei confronti di Alexis e un paio di volte abbiamo dovuto trattenerlo fisicamente perché non la aggredisse».
Il comportamento del cane, in precedenza sempre molto docile, ha così insospettito la signora Jordan, portandola a mettere un iPhone sotto il divano per registrare i rumori di quanto accadeva a casa loro quando c’era solo la babysitter. Ascoltata la registrazione, arriva la terribile conferma: il piccolo Finn è stato vittima di violenze.
«Prima imprecazioni – ha raccontato il signor Jordan – Poi il rumore di schiaffi, il pianto e grida di angoscia di Finn per il dolore che era costretto a sopportare. Non posso credere di aver consegnato il mio bambino a un mostro così. Se non fosse stato per il nostro cane e per l’istinto di mia moglie, sarebbe potuto capitare anche di peggio: la babysitter avrebbe potuto uccidere il nostro Finn».
La babysitter Alexis Khan ha confessato l’abuso un paio di settimane più tardi ed è stata richiesta una pena da uno a tre anni di carcere. Inoltre, il suo nome stato inserito in un registro speciale segnalata per abusi sui minori, impedendole così di lavorare in futuro con i bambini. I Jordans dicono che il loro figlio sta bene e non ha effetti persistenti dal abuso.
UN LABRADOR E UN BAMBINO DOWN
2013. Buenos Aires. Un bambino down di un paio d'anni: Hernán e un Labrador Retriever: Himalaya, e la storia del suo insistente approccio nei confronti del bambino che non vuole giocare.
Un dialogo silenzioso ma intensissimo.
ANNO 2014
FREYA, IL LABRADOR POLIZIOTTO NAPOLETANO CHE SCORTA LA CANCELLIERA
2014. Napoli. Quando si muove la Kazlerin Merkel, Freya si muove un passo prima. Freya, in forza alla questura di Napoli, è un labrador poliziotto addetto alla bonifica dei percorsi dell'ospite. Il labrador è un cane dal fiuto sottilissimo e dalla grande dedizione ai suoi compiti. Sniffa, in questo caso, la presenza di esplosivi.
PROVE ANTIESPLOSIVO DI POLIZIA E LABRADOR AL "MAGLIOCCO"
2014. Comiso. L’aeroporto Magliocco di Comiso si prepara al grande flusso in transito nella prossima stagione estiva. Per garantire sicurezza allo scalo e ai passeggeri, l’Unità antiesplosivo della Polizia di Frontiera di Catania e di Palermo, con l’ausilio delle unità cinofile, ha effettuato delle prove di addestramento nel nuovo scalo casmeneo.
Le unità di Polizia insieme ai loro cani hanno controllato tutta l’aerostazione compreso le pertinenze esterne e tale attività verrà effettuata anche nel prossimo futuro in considerazione dell’aumento dei voli. Quattro cani, tutti dei Labrador, hanno effettuato i controlli rinvenendo durante le esercitazioni tutte le trappole esplosive, ovviamente inermi, posizionate in zone nascoste dall’aeroporto. Era presente anche la mascotte del gruppo «LUPIN» un Labrador nero di appena sei mesi che sarà «arruolato» a breve tra le forze di Polizia non appena avrà concluso il suo iter di addestramento.
ARRIVANO CON LA DROGA PER FESTEGGIARE IL FERRAGOSTO, SCOPERTI DAL LABRADOR ANTIDROGA: 4 DENUNCIATI
2014. Ischia. Bloccati con la droga mentre fra tanti bagnanti sulla spiaggia dei Maronti, scendevano da un gommone. Quattro giovani turisti napoletani sono stati denunciati a piede libero per possesso di sostanza stupefacente, pronta ad essere usata fra amici in uno dei tanti festini del ferragosto ischitano.
La Guardia di finanza è entrata in azione sull’isola. Ed in poche ore, grazie anche al cane labrador fatto arrivare da Napoli, ha colpito in maniera assai efficace su tutto il territorio isolano.
Oltre una ventina i sequestri di stupefacenti messi oggi a segno in diverse operazioni di controllo sulle spiagge ed agli sbarchi di navi ed aliscafi.
Complessivamente sono stati otto i denunciati a piede libero ed una dozzina i segnalati alla Prefettura dagli uomini al comando del tenente Paolo Aiello.
NON SA DI AVERE UN TUMORE AL SENO FINO A QUANDO IL SUO CANE....
2014. Scopre di avere il cancro al seno grazie al suo cane che le salva la vita. Allison Powell da qualche mese aveva notato una strana attenzione da parte del cane verso il suo seno sinistro.
L'animale sfregava ripetutamente il muso sempre nello stesso punto, così Allison si decise a fare una visita. Alla 48enne londinese è stato diagnosticato un cancro della mammella in stadio precoce.
«Credevo volesse solo attirare la mia attenzione», racconta la donna parlando del suo labrador, «Invece, voleva dirmi a modo suo che qualcosa non andava. Voleva farmi riflettere...»
Il cane, durante la degenza della donna ricoverata in ospedale per l'intervento, era molto depresso e si è ripreso solo quando ha iniziato a vedere dei miglioramenti: «Ora ogni mattina, appena mi alzo», dice Allison, «mi annusa dalla testa ai piedi».
2014. Perugia. Due cucciole di Labrador trascorreranno un anno in carcere durante il periodo della loro socializzazione. Alloggiate presso la struttura agricola per la coltivazione di ortaggi, interna al Nuovo Complesso Circondariale di Capanne, nel verde delle colline umbre, potranno scorrazzare libere tra soleggiati, fertili orti e argentee piante di ulivo.
Vigilerà sulla loro salute un rinomato centro veterinario perugino, diretto dal Prof. Stefano Arcelli, mentre Gianfranco Ricci, Agente presso la stessa struttura, cinofilo di lunga e provata esperienza, assisterà i detenuti in questa nuova emozionante avventura. La perfetta sinergia tra il Direttore del Nuovo Complesso Circondariale di Capanne, Dott.ssa Bernardina Di Mario, e il LIONS Club Perugia Concordia, rappresentato dal Prof. Norberto Cacciaglia, ha portato oggi alla firma di un protocollo d’intesa denominato “Far crescere un cucciolo in prigione (Prison Puppy Raiser)”.
Il programma di socializzazione dei cuccioli ha dei risvolti positivi sia verso i reclusi affidatari dei cani, i quali, una volta liberi, sono meno inclini ad essere coinvolti in situazioni illegali, sia nei confronti degli stessi cuccioli che risultano meglio socializzati rispetto a quelli cresciuti in famiglia.
L’ idea del programma è quella di considerare il carcere come una famiglia molto numerosa in grado di prendere in affido dei cuccioli per poi “restituirli” all’Associazione perché vengano addestrati per i non-vedenti presso il Centro per Cani Guida LIONS di Limbiate.
Le cucciole verranno consegnate a gennaio 2015.
ROSIE, IL CUCCIOLO DI LABRADOR CHE AIUTA A VIVERE UN BIMBO AMMALATO
Fin da quando aveva solo sei mesi Ben Evison soffre di una rarissima malattia ai muscoli che gli impedisce di muoversi liberamente e quindi di giocare come tutti i bambini della sua età. Il piccolo oggi ha sette anni e la sua vita è cambiata grazie a Rosie, una cagnolina di tre mesi che da qualche tempo gli tiene compagnia.
Rosie, il Labrador, è capace di aiutare Ben a vestirsi, di raccogliere e portargli svariati oggetti ed è persino capace di monitorare il respiro del bambino. Dopo il primo incontro i due sono diventati inseparabili e la vita del piccolo è sensibilmente migliorata.
SACO, IL LABRADOR CHE FIUTA IL DENARO
2014. Saco è il solo cane antidroga in Italia ad avere anche la qualifica per scoprire valuta.
Il suo potere è quello di fiutare droga e denaro nascosti da chi tenta di passare la frontiera inosservato. In forza alla Compagnia della guardia di finanza di Domodossola, questo super cane passa le sue giornate alla stazione ferroviaria di Domodossola, alla ricerca di chi prova a far transitare droga e valuta sui treni.
Questo labrador è nato otto anni fa in un centro di allevamento e addestramento cani delle Fiamme Gialle ed ha frequentato il corso di cash dog.
Dalla fine del corso, Saco ha fiutato contanti detenuti illecitamente per oltre 100 mila euro ed ha scoperto 480 banconote false, di diverso taglio.
I PRIMI CANI LAUREATI AL MONDO!
2014. Pennsylvania. All’Università della Pennsylvania sono state consegnate le prime lauree a dei…cani.
Simbolicamente la laurea è stata consegnata a un labrador di nome Socks, che lavorerà per la polizia del campus eseguendo compiti fra cui la ricerca di congegni esplosivi.
Altri cani laureati saranno messi a disposizione per le squadre di individuazione feriti o di ricerca e soccorso urbani.
Ognuno dei cani porta il nome di uno degli sfortunati pompieri che lavorarono all’interno delle Torri Gemelle dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001.
ANNO 2015
CHARLOTTE CIECA E VINCENTE: UNA RAGAZZA SUL PODIO, IN GARA COL SUO LABRADOR
2015. Texas. Charlotte Brown non vede quasi più: macchie, abbagli, strisce di ombre in gradazioni dal grigio al nero. È nata con un problema agli occhi. Ai campionati del Texas è salita sul terzo gradino del podio nella gara di salto con l’asta, con il cane Vador e l’aria soddisfatta.
Il suo metodo è rigoroso. Lo ha elaborato con l’allenatore, con i due fratelli che l’hanno iniziata all’atletica e ovviamente con Vador, il cane che l’accompagna a ogni allenamento, la scorta in pista per le gare, si accuccia durante lo stretching, la traina al punto di presentazione e la tira fino all’inizio della rincorsa. Tutte le altre coordinate se le porta in testa!
2015. Mona, una dolcissima labrador, ha scoperto una tonnellata di cocaina mescolata a inchiostro per stampanti, fermando un carico di droga dal valore di 19 milioni di dollari diretto negli Stati Uniti e in Europa.
La droga, nera in quanto mischiata con inchiostro, era nascosta in 48 scatoloni, in un container con la scritta “ossido di zinco”. Ma questo non ha fermato Mona.
La labrador, infatti, si è seduta sugli scatoloni e non voleva più muoversi da lì. La polizia, insospettita dal suo comportamento, ha fatto degli accertamenti scoprendo la cocaina nascosta nel container. Mona è riuscita così a fermare un carico di droga pari al valore di 19 milioni di dollari. La cagnolina è stata quindi premiata dalla polizia con una medaglia.
BEAR COMBATTE LA PEDOFILIA CON IL SUO FIUTO
2015. Il labrador nero Bear ha fiutato una chiavetta USB contenente alcune prove fondamentali per incastrare un uomo accusato di pedofilia. Gli agenti affermano che senza Bear sarebbe stato impossibile trovare la chiavetta e processare l’uomo.
Durante una perquisizione a casa di un uomo accusato di pedofilia, gli investigatori avevano sequestrato lettori MP3, computer portatili e CD. Ma solo grazie all’olfatto di Bear sono riusciti a trovare una chiavetta USB che conteneva prove fondamentali per il processo.
Bear è stato addestrato per rilevare l’odore di chiavette, micro SD e tanti altri dispositivi di archiviazione elettronica che, ovviamente, per gli umani non hanno nessun odore e quindi sono molto difficili da trovare.
Grazie alle prove trovate da questo cane, durante il processo, l’uomo è stato dichiarato colpevole di diffusione di pornografia infantile e altri reati.
ESAMI? NIENTE PAURA, TI AIUTANO I CANI!
2015. L’Università di Bristol ha attivato il progetto Puppy-Petting, grazie al quale gli studenti stressati da esami, lezioni o altro, possono rilassarsi accarezzando cuccioli di labrador retriever.
Il progetto è coordinato da Guide Dogs, associazione che si impegna ad inserire i cani in programmi di utilità sociale. E i risultati di questo progetto sono straordinari!
I 500 ragazzi che fino ad ora hanno partecipato a Puppy-Petting, hanno aumentato la loro capacità di concentrazione ed hanno migliorato i risultati degli esami.
In futuro il progetto dovrebbe arrivare a coinvolgere circa 2000 studenti.
RAGAZZA IN ARRESTO CARDIACO SALVATA DAL SUO LABRADOR
2015. Joanna Mellor è una ragazza di 24 anni che soffre della sindrome di Wolff Parkinson White, malattia che può provocare episodi di tachicardia e veri e propri arresti cardiaci. E' andata in arresto cardiaco mentre stava dormendo. Ma grazie al suo labrador Leo, che si è accorto dell’emergenza e ha lanciato l’allarme, Joanna è ancora viva.
Ha iniziato ad abbaiare e saltare su e giù dal letto, così da svegliare ed avvisare il fidanzato di Joanna. Una volta sveglio, Andrew ha subito chiamato i soccorsi e la ragazza è stata così salvata.
ANNO 2016
LABRADOR POLIZIOTTO SCOPRE UN CHILO DI DROGA NASCOSTO IN UN MOBILE
2016. Napoli. E’ stata «Nora», uno splendido esemplare di Labrador, appartenente alla sezione «Cinofili» della Polizia di Stato a fiutare un chilo di droga, durante una perquisizione domiciliare a Portici.
Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di “Portici-Ercolano”, con la preziosa collaborazione di Nora e del suo accompagnatore dell’unità cinofila, hanno arrestato Antonio Irollo, di 40 anni.
L’uomo conservava, nella sua abitazione, oltre 800 grammi di hashish e 11 involucri contenenti circa 70 grammi di marijuana.
Nel vano di un mobile per alloggiare una macchina da cucire, Nora ha fiutato qualcosa e gli agenti hanno ritrovato una scatola in latta, del tipo utilizzata per contenere biscotti di pasticceria, contenente panetti di hashish e confezioni di marijuana. In un mobile pensile della cucina, invece, i poliziotti hanno rinvenuto un bilancino di precisione.
Il 40enne è stato arrestato e condotto al carcere di Poggioreale.
2016. Nuova Zelanda. James Isaac ha 9 anni ed è affetto da autismo, Mahe è il suo labrador, il suo migliore amico, la sua ombra. I due sono i protagonisti di una serie di fotografie scattate all'interno dell'ospedale pediatrico di Wellington, in Nuova Zelanda, dalla fotografa Louise Goossens che mostrano bimbo e cane insieme, stesi sul lettino, durante una risonanza magnetica.
Addestrato sin da cucciolo, Mahe veglia in modo attento e costante il suo amico bipede, aiutandolo nell'interazione con gli altri e avvisando i famigliari del piccolo in caso di pericolo.
LEO, IL LABRADOR EROE DEL TERREMOTO
2016. Lo hanno osannato tutti. Dal ministro dell'Interno Angelino Alfano su Twitter al premier Matteo Renzi da Palazzo Chigi, fin'anche il Papa. Lui è Leo. Un cane. Un labrador eroe.
Grazie al suo fiuto e al suo addestramento ha salvato una bambina di nome Giorgia sepolta sotto le macerie di Pescara del Tronto, uno dei paesini devastati dal terremoto. La bimba dormiva quando improvvisamente è crollato tutto. E' rimasta nove ore e mezza al buio, sotto 3 metri di detriti. Leo ha sentito la sua presenza e ha guidato la squadra dei cinofili della polizia di Pescara e di Ancona verso il suo salvataggio.
Matteo Palladinetti conduttore-addestratore del labrador Leo, spiega: "Appena il cane ha individuato un punto particolare da scavare ci siamo messi subito al lavoro insieme ai vigili del fuoco e alla Forestale. Sotto le macerie della casa crollata c'era una coppia di genitori con le loro due figlie. La madre e il padre sono stati trovati quasi subito feriti, successivamente abbiamo trovato la sorellina di Giorgia purtroppo già morta e continuando a scavare è uscito fuori il piedino della bambina che si muoveva".