La Displasia del Gomito nei Retriever

La displasia del gomito o ED (Elbow Dysplasia) è una malattia scheletrica del periodo dell'accrescimento del cane caratterizzata dal conseguente sviluppo di artrosi. Interessa diversi comparti dell'articolazione che hanno in comune una forte componene ereditaria.

Le principali lesioni causa di ED sono:

- Frammentazione del processo coronideo mediale dell'ulna (FCP)
- Incongruenza articolare (INC)
- Osteocondrite dissecante del comparto mediale del condilo omerale (OCD)
- Mancata unione del processo anconeo dell'ulna (UAP)


Cause
Sono chiamati in causa due fattori: l'osteocondrosi e la crescita asincronica di radio e ulna. L'osteocondrosi è una malattia in cui si ha un'alterazione nel processo di ossificazione encondrale, significa che a livello di cartilagine articolare, durante la crescita dell'osso, la cartilagine non si trasfroma in osso in modo adeguato.
La crescita asincronica di radio e ulna può alterare la distribuzione del carico del peso corporeo trasmesso dall'omero a livello articolare e quindi portare a uno sviluppo anomalo del gomito stesso.
Un ritardo di crescita dell'ulna rispetto al radio può favorire la mancata unione del processo anconeo per la pressione esercitata dal radio maggiormente sviluppato, sul condilo omerale che si trasmette poi sullo stesso processo anconeo.
Viceversa, un ritardo di crescita del radio rispetto all'ulna può favorire la frammentazione del processo coronideo per la concentrazione delle forze di carico dell'omero sullo stesso processo coronideo.

Incidenza della displasia del gomito nei retrievers
E' stata diagnosticata in oltre 70 razze canine di media e grossa taglia. Il Labrador retriever ed il Golden retriever sono fra le razze più colpite con prevalenze che si aggirano intorno al 12% dei soggetti in numerosi paesi del mondo mentre il Chesapeake Bay retriever ed il Flat Coated retriever hanno una prevalenza di questa malattia rispettivamente del 6,1% 1,3%.

Statistiche della Displasia del Gomito nel Nord America (OFA 1974/1999)
Razza Esemplari esaminati % affetti I II III
Chesapeake Bay Retriever 332 5.4 66.7 22.2 11.1
Flat Coated Retriever 298 1.3 75.0 25.0 0.0
Golden Retriever 3312 11.1 74.1 17.4 8.2
Labrador Retriever 11115 12.7 72.6 17.5 9.7
Fonte della Tabella sito www.retriever.it
 

Ereditarietà della displasia del gomito
Numerosi studi hanno dimostrato che la displasia del gomito è una patologia ereditaria, anche se le componenti ambientali, nutrizionali e il rapido accrescimento possono giocare il loro ruolo nello sviluppo della patologia. E' poligenica ossia non è il frutto dell'espressione di un unico gene. A tutt'oggi non sono stati ancora identificati i geni portatori di quest'importante malattia e quindi l'unico modo di selezionare i cani per la riproduzione consiste nel controllarne il fenotipo. Solo una piccola percentuale dei cani affetti presenta i sintomi della malattia, molti rimangono subclinici.

Genitori Percentuale di discendenti colpiti da ED
Normale (0) x Normale (0) 31%
Normale (0) x Leggera displasia (1) 43%
Normale (0) x Moderata dispalsia (2) 48%
Grave displasia (3) x Grave displasia (3) 56%

Classificazione e diagnosi ufficiale della displasia del gomito
L'IEWG (International Elbow Working Group) è un organismo composto da specialisti di tutto il mondo, che si occupa dal 1989 di studiare le cause di questa malattia. Lo studio radiografico prevede una gradazione in 3 gradi della malattia: I-II-III e un grado di normalità: 0.
Il protocollo prevede che le radiografie vengano eseguite non prima del 12 mese di età. Queste verranno poi valutate dalla centrale di lettura.
Il grado finale di displasia del soggetto esaminato è dato dal grado maggiore di displasia riscontrato per ciascun gomito. Ad esempio, se il gomito destro ha un grado III e il sinistro 0, il cane viene giudicato come ED III. 
Per la riproduzione sono ammessi i soggetti con grado 0 e con cautela anche il grado I. In quest'ultimo caso l'accoppiamento deve avvenire solo con un soggetto classificato 0.

Classificazione IEWG - FCI:
Immagini e descrizioni da FSA
Grado 0
Gomito normale
Non si riscontrano segni di anormalità.

Il soggetto può essere usato per la riproduzione.
Grado I
Artrosi leggera
E' presente una forma di osteofiti di ampiezza inferiore a 2mm e/o appare un aumento di sclerosi  subtrocleare dell'ulna e/o incongruenza articolare inferiore a 2mm.

Il soggetto può essere usato per la riproduzione ma solo con soggetti di Grado 0.
Grado II
Artrosi moderata
E' presente una formazione di osteofiti di ampiezza tra 2 e 5 mm. e/o grave sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o  incongruenza articolare superiore a 2 mm; alterazioni del profilo del processo coronoideo mediale senza evidenza di frammentazione o una fusione incompleta del processo anconeo ulnare comportano comunque il grado 2.

Il soggetto non può essere usato per la riproduzione.
Grado III
Artrosi grave
E' presente una formazione di osteofiti di ampiezza superiore a 5 mm. L'evidenza di un processo coronideo mediale frammentato o di una lesione del profilo del condilo omerale mediale da osteocondrite dissecante (OCD) o da erosione (KL), o di una mancata unione del processo anconeo (UAP) comportano comunque il grado 3.

Il soggetto non può essere usato per la riproduzione.


Prevenzione delle lesioni articolari da displasia del gomito
Nei casi di incongruenza articolare, il trattamento chirurgico eseguito precocemente, può restituire la congruenza anatomica e rallentare o arrestare l'evoluzione della degeneraizone artrosica. Per questo è importante eseguire degi esami clinici e radiografici all'età di 6 mesi. Spesso poche settimane o pochi mesi di incongruenza possono portare l'artrosi a livelli tali da invalidare il successo di un eventuale trattamento chirurgico. Nei casi cronici ossia quelli in cui l'artrosi abbia già compromesso la funzionalità dell'articolazione del gomito, l'unica terapia rimane quella conservativa a base di farmaci in grado di combattere l'infiammazione ed il dolore; riduzione del peso e controllo dell'attività fisica.

Disciplinare Enci per il controllo ufficiale della displasia
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